Commissione di Venezia sulla Georgia
La Commissione di Venezia del Consiglio d’Europa ha pubblicato la sua opinione sulle leggi repressivo adottate dal partito al governo Georgian Dream riguardo al finanziamento estero. Ha esortato le autorità ad abrogare la “Legge sull’Registrazione degli Agenti Stranieri” — presentata come analogo della FARA statunitense — nonché le modifiche alla “Legge sui Sussidi” e alla “Legge sulla Radiodiffusione,” che limitano la ricezione di finanziamenti esteri.
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Queste leggi vietano i media finanziati dall’estero, aumentano il controllo statale e puniscono i giornalisti per aver criticato le autorità
L’opinione della Commissione nota inoltre che l’Ufficio Anti-Corruzione non può essere considerato un organismo indipendente o autonomo e quindi non può essere incaricato di vigilare sull’attuazione delle leggi sopra menzionate.
Il documento afferma che il partito Georgian Dream al governo, il responsabile dell’Ufficio Anti-Corruzione Razhden Kuprashvili e il direttore dell’agenzia di finanziamento delle ONG Tamar Zodelava non hanno collaborato con la Commissione di Venezia nel corso della preparazione dell’opinione.
Secondo i rappresentanti della Commissione di Venezia, l’opinione è stata redatta su richiesta del Comitato di monitoraggio dell’Assemblea Parlamentare del Consiglio d’Europa.
Come indicato nel documento, la Commissione di Venezia ha analizzato sistemicamente e nel suo insieme le leggi sopra menzionate, poiché tutte mirano a “prevenire un’influenza esterna indebita”.
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Cosa dice l’opinione della Commissione
Sulla legge di registrazione degli “agenti esteri”:
● La mancanza di chiarezza e precisione nella formulazione della legge consente un’applicazione arbitraria, mentre i termini usati nel testo sono stigmatizzanti;
● L’Ufficio Anti-Corruzione, che non dispone di garanzie sufficienti di indipendenza e neutralità politica, ha ricevuto poteri discrezionali eccessivi per garantire la conformità;
● Le violazioni della legge possono comportare responsabilità penale, tuttavia le disposizioni ampie che definiscono il reato lasciano ampio spazio all’interpretazione e non garantiscono trasparenza o certezza legale. La gravità della punizione è anche sproporzionata;
● La combinazione di disposizioni vaghe, poteri ampi e protezioni insufficienti crea un rischio di applicazione arbitraria, giustizia selettiva e uso politico;
● In generale, il quadro giuridico stabilito dalla legge sulla registrazione degli “agenti esteri” della Georgia rappresenta una minaccia per lo stato di diritto, la società civile e le libertà democratiche. La Commissione raccomanda di abrogare la legislazione in stile FARA della Georgia.
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Sulla legge sui Sussidi:
● Le modifiche alla legge sui sussidi introducono l’obbligo di previo nulla osta governativo per i sovvenzioni straniere — una misura che manca di una chiara base legale nei principi di necessità e proporzionalità;
● Inoltre, le modifiche non definiscono criteri chiari e oggettivi per il rifiuto di tale approvazione e forniscono protezioni insufficienti, lasciando ampio spazio a applicazioni arbitrarie o discriminatorie;
● I poteri estesi conferiti all’Ufficio Anti-Corruzione per indagine e applicazione, combinati con tempi procedurali limitati e sanzioni sproporzionate, minano la correttezza e il diritto a un giusto processo;
● La Commissione raccomanda di abrogare o, al minimo, di riesaminare a fondo le modifiche per garantire che eventuali restrizioni siano necessarie, proporzionate e chiaramente definite, e che siano accompagnate da robuste garanzie procedurali e giudiziarie.
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Sulla legge sulla radiodiffusione:
● Le modifiche impongono un divieto completo di finanziamenti esteri per i broadcaster, usando una definizione eccessivamente ampia di “autorità straniere.”
● Il divieto non distingue tra finanziamenti che minacciano veramente l’integrità democratica e finanziamenti che sostengono attività giornalistiche e civiche legittime.
● Di conseguenza, la legge minaccia il pluralismo dei media e non soddisfa gli standard di necessità e proporzionalità; si raccomanda quindi di abrogarla.
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● Le nuove modifiche vietano completamente ai partiti politici di ricevere lezioni o seminari gratuiti da enti legali o associazioni in Georgia o all’estero. Queste modifiche fanno parte di restrizioni più ampie sull’assistenza estera.
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Raccomandazioni della Commissione
La Commissione di Venezia raccomanda di adottare un approccio inclusivo nelle future leggi georgiane per garantirne la legittimità.
«La Commissione rimpiange che le autorità in Georgia non abbiano voluto partecipare alla preparazione di questa opinione e ribadisce la sua disponibilità a discutere delle questioni di interesse in linea con gli standard internazionali.»
La Commissione di Venezia è anche pronta a fornire ulteriore assistenza all’Assemblea Parlamentare su questa questione», afferma il documento pubblicato dalla Commissione di Venezia.
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L’opinione segnala anche che, nello sviluppo di future leggi sul finanziamento estero, è importante tenere in conto le seguenti raccomandazioni:
- Adottare un approccio sistematico, evitando l’adozione di molteplici atti legislativi che operano in parallelo e in modo cumulativo.
- Raffinare l’ambito delle leggi fornendo definizioni precise dei termini chiave e limitando i poteri discrezionali degli organi esecutivi, assicurando che la legge sia applicata solo quando vi sia un rischio chiaro e concreto per la sicurezza nazionale.
- Evitare l’uso del termine “agente estero” o di qualsiasi etichetta stigmatizzante simile, e rimuovere qualsiasi requisito per individui o organizzazioni di esporre tale designazione nei propri materiali.
- Limitare gli obblighi imposti a entità specifiche a quelli strettamente necessari e proporzionati per raggiungere obiettivi legittimi, evitando oneri amministrativi e multe sproporzionate.
- Definire e giustificare chiaramente la necessità e la proporzionalità delle sanzioni, assicurando salvaguardie contro l’applicazione illegale mantenendo i principi di certezza legale e prevedibilità.
- Implementare robuste garanzie procedurali, inclusi organi di applicazione indipendenti, requisiti di notifica chiari e mezzi efficaci per contestare qualsiasi determinazione, misura o sanzione.
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