Nelle Camere Specializzate dell’Aja è proseguita oggi, 1 ottobre, la testimonianza dell’ex funzionario statunitense James Peter Covey, che negli anni 1999–2001 ha ricoperto il ruolo di vicedirettore della Rappresentanza Speciale delle Nazioni Unite in Kosovo, UNMIK, guidata dall’inviato speciale Bernard Kouchner.
Covey dichiarò che l’ex presidente del Kosovo, Hashim Thaçi, non ha alcun legame con le accuse della procura relative alle attività criminali dell’UÇK.
«La mia dichiarazione riguarda le nostre valutazioni sul ruolo che Thaçi ha svolto, sia ipotizzato sia reale, in relazione agli incidenti menzionati. Essa riflette il nostro giudizio sull’autorità che egli ha esercitato su individui accusati di tali crimini. A mio avviso, nessuna di queste attività è direttamente collegata al signor Thaçi», ha detto Covey.
Durante l’udienza, la procura ha presentato un documento nel quale si sostiene che, entro la fine di giugno 1999, membri dell’UÇK hanno ucciso circa 100 civili, per lo più serbi. In risposta, Covey ha dichiarato che queste accuse non sono mai state verificate né documentate da lui:
«Questo documento non mi è mai stato presentato prima. Ciò che vi è descritto lì era ‘qualcosa che tutti sapevano’. Ma non sono stato coinvolto nel processo di documentazione dei singoli casi».
La testimonianza di Covey si inserisce nel contesto del processo contro Thaçi e altri ex funzionari dell’UÇK, accusati di crimini di guerra e crimini contro l’umanità.
Dal 15 settembre hanno già testimoniato in difesa di Thaçi anche l’ex Segretario di Stato americano James Rubin, l’ex consigliere giuridico della squadra del Kosovo a Rambouillet e l’ex diplomatico britannico John Duncan.