Il Regno Unito ha riaffermato il proprio sostegno alla missione della NATO in Kosovo, KFOR, per almeno altri tre anni. La notizia è stata confermata dalle Forze Armate Britanniche, che hanno confermato l’impegno per la pace e la stabilità nella regione. Dalla sua partecipazione nel 1999, quando i peacekeeper della NATO entrarono in Kosovo, la Gran Bretagna è stata tra i principali contributori della missione. Secondo il governo britannico, il paese dispone di una forza di riserva di centinaia di soldati che possono essere dispiegati in qualsiasi momento se la situazione lo richiede.
La dislocazione più recente si è verificata nel 2023, dopo l’attacco armato contro la Polizia del Kosovo nel nord. Londra afferma che l’estensione della missione fino a dicembre 2028 è parte della strategia “NATO innanzitutto”, approvata nell’ultima revisione della difesa. Il primo ministro britannico Keir Starmer ha dichiarato che “il nostro impegno per la pace nei Balcani è incrollabile e la cooperazione con i nostri partner è essenziale per la sicurezza regionale e nazionale”.
Nel frattempo, il ministro britannico per le Forze Armate, Alistair Carns, ha detto che i soldati britannici hanno condotto centinaia di missioni nell’ambito della KFOR e continueranno a farlo per la sicurezza del Kosovo e della regione. Attualmente, la KFOR conta oltre 4.600 soldati provenienti da 33 paesi differenti ed è la terza forza di sicurezza nel paese, dopo la Polizia del Kosovo e EULEX. La missione della NATO ha anche la responsabilità della sicurezza al confine tra Kosovo e Serbia. La presenza della KFOR è aumentata notevolmente nel 2023, quando le tensioni nel nord a maggioranza serba si sono intensificate.