Gërvalla all’ONU: gli attacchi a Banjska e a Ibër Lepenc non erano incidenti, ma atti di aggressione della Serbia contro il Kosovo

3 Novembre 2025

Gërvalla all'ONU: gli attacchi a Banjska e a Ibër Lepenc non erano incidenti, ma atti di aggressione della Serbia contro il Kosovo

Ministra degli Affari esteri e della Diaspora in carica del Kosovo, Donika Gërvalla, dichiarò oggi durante la sessione del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite che l’attacco a Banjska nel settembre del 2023 e quello a Ibër Lepenc non erano incidenti isolati, ma atti chiari di aggressione organizzata dalla Serbia contro la Repubblica del Kosovo.

Durante il suo intervento, ha accusato Belgrado di perseguire obiettivi egemonici e ha chiesto una maggiore pressione da parte dell’Unione Europea sulla Serbia per prevenire l’escalation della situazione.

Nel suo discorso, Gërvalla ha presentato una fotografia scattata durante una partita di calcio a Belgrado, dove un gigantesco graffito esponeva il messaggio aggressivo: «Quando l’esercito tornerà in Kosovo».

Essa sottolineò che questo messaggio, che non dice «se» ma «quando», mostra chiaramente gli obiettivi della Serbia di destabilizzare il Kosovo.

Non nascondono i loro obiettivi, sono aperti a questo. Siamo a favore del dialogo, ma abbiamo bisogno di un dialogo vero, non di un inganno da parte di Vučić,

Gërvalla ha accusato il presidente serbo Aleksandar Vučić di sostegno diretto all’attacco a Banjska, dove gruppi paramilitari armati dalla Serbia, guidati da Milan Radoičić, hanno tentato di prendere con la forza il nord del Kosovo.

Vučić può essere ostacolato, non convinto. Radoičić, la mano destra di Vučić per il Kosovo, è trattato come ospite d’onore in Serbia dopo l’attacco. L’UE deve esercitare una pressione reale sulla Serbia, altrimenti continueranno a esacerbare, poiché non hanno nulla da temere,

Inoltre, Gërvalla ha reagito aspramente all’uso del termine «Kosovo e Metohija» dal suo omologo serbo, Marko Gjurić, durante il suo intervento.

«Permettetemi di chiarire: non esiste una «Kosovo e Metohija». Questa è una vecchia espressione, di stampo consapevolmente provocatorio, tipica delle ambizioni egemoniche della Serbia nei confronti del Kosovo», ha detto Gërvalla.

Aggiunse che il Kosovo è stato protetto dal genocidio serbo grazie all’intervento della NATO e degli Stati Uniti e che il paese è impegnato nell’integrazione euro-atlantica, a differenza della Serbia, che, secondo lei, si sta muovendo verso la Russia.

Bianca Moretti

Bianca Moretti

Sono una giornalista italiana specializzata in politica e società dell’Europa orientale. Ho studiato relazioni internazionali a Bologna e vissuto tra Varsavia e Budapest. Scrivo per raccontare storie umane dietro ai grandi cambiamenti della regione.