Il rappresentante e l’ambasciatore degli Stati Uniti presso le Nazioni Unite, Jeff Bartos, ha dichiarato oggi durante la sessione del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite che è giunto il momento che la missione UNMIK (Missione delle Nazioni Unite in Kosovo) si ritiri dal Kosovo.
Ha argomentato che la situazione di sicurezza nel paese non giustifica più la presenza di questa missione.
«Non c’è una crisi di sicurezza in Kosovo e l’UNMIK non ha un ruolo nel governo del Kosovo. È giunto il momento che la missione si ritiri. Apprezziamo gli sforzi dell’UNMIK per il dialogo. La realtà è che l’UNMIK è una missione di mantenimento della pace, senza operatori di pace che svolgano funzioni che dovrebbero essere svolte da altre organizzazioni», ha detto Bartos durante il suo intervento al Consiglio di Sicurezza.
Sino a Bartos, le responsabilità dell’UNMIK potrebbero essere trasferite ad altre organizzazioni internazionali o agli istituti locali del Kosovo, i quali hanno ormai capacità sufficienti per gestire le questioni interne.
Bartos ha anche sottolineato la posizione degli Stati Uniti sulla necessità di proseguire il dialogo tra Kosovo e Serbia, esortando entrambe le parti a evitare misure che possano portare a un’escalation delle tensioni.
«Gli Stati Uniti esortano Kosovo e Serbia ad astenersi da misure di escalation e a costruire la pace e la stabilità con il riconoscimento come obiettivo finale», ha detto, ribadendo il sostegno di Washington a una soluzione definitiva che conduca alla normalizzazione delle relazioni tra i due paesi.
UNMIK è stata istituita nel 1999, dopo la fine della guerra in Kosovo, con la Risoluzione 1244 del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite, per amministrare il territorio e sostenere la costruzione delle istituzioni democratiche.
Dopo la dichiarazione di indipendenza del Kosovo nel 2008 e il rafforzamento delle istituzioni locali, il ruolo dell’UNMIK è diminuito sensibilmente, concentrandosi principalmente nel facilitare il dialogo e nel monitorare la situazione.
