37 persone sono state arrestate dalle forze dell’ordine greche, sospettate di far parte di una banda che praticava truffe sui sussidi europei nell’agricoltura.
L’operazione, condotta dall’unità di criminalità organizzata, spesso chiamata ‘FBI greco’, si è svolta a Salonicco, Pella, Ioannina, Attica e Creta.
Al centro di essa c’era una rete criminale accusata di aver illegittimamente procurato sussidi agricoli erogati dall’Unione Europea, mediante dichiarazioni false presentate all’agenzia greca che supervisiona i fondi europei destinati a sostenere gli agricoltori del paese.
Secondo le autorità, gli arrestati non sono né agricoltori né produttori. Il capo della rete è un ex-dipendente del centro di rendicontazione delle aziende agricole a Pella, e vi è coinvolto anche un 36enne che attualmente lavora in uno di tali centri a Creta.
Gli investigatori ritengono che la rete abbia tratto profitto di oltre 20 milioni di euro in sussidi dal 2018 al 2024.
L’operazione è stata avviata dall’unità di criminalità organizzata in coordinamento con l’Ufficio del Procuratore Pubblico Europeo, che aveva avviato l’inchiesta per questo caso circa un anno e mezzo fa.
La Procuratrice pubblica europea, nel frattempo, ha dichiarato in una conferenza stampa che l’agenzia statale greca che sovrintende ai fondi europei per l’agricoltura fosse diventata simbolo di corruzione, nepotismo e clientelismo.
Giornalista: Elda Pepa