EuroNest condanna Georgian Dream
La assemblea parlamentare di EuroNest ha adottato una risoluzione affermando che gli eventi recenti in Georgia mostrano un marcato passo indietro della democrazia nel paese. Il documento nota inoltre che la Georgia rappresenta un chiaro esempio di come la Russia cerchi di dominare lo spazio informativo nei paesi della Vicinanza orientale in cui non interviene militarmente.
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In precedenza, un think tank britannico ha pubblicato un rapporto secondo cui la Georgia sta aiutando la Russia ad eludere le sanzioni.
La risoluzione affronta le “elezioni parlamentari falsificate” del 26 ottobre 2024, il ritardo del governo nei negoziati di adesione all’UE e l’adozione di nuove leggi anti-democratiche.
L’assemblea parlamentare condanna l’“assalto sistematico” del regime Georgian Dream alle istituzioni democratiche della Georgia, all’opposizione politica, ai media indipendenti, alla società civile, al mondo accademico e all’indipendenza della magistratura.
Esso affronta anche le proteste in corso nel paese, sottolineando che l’Assemblea condanna fermamente la repressione violenta dei manifestanti pacifici, comprese la detenzione arbitraria di cittadini, giornalisti, attivisti e leader politici, nonché le violazioni sistematiche delle libertà fondamentali.
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“Non mi interessa quello che dicono su di me, ma le loro bugie sull’UE e le pretese di portare il paese all’interno dell’UE mi inquietano”

La risoluzione invita il governo del Georgian Dream a rilasciare immediatamente tutti i prigionieri politici e le persone detenute illegalmente, compresa la vincitrice del Premio Sakharov e giornalista Mzia Amaglobeli.
L’Assemblea esprime profondo rammarico per l’abbandono da parte del Georgian Dream del cammino verso l’integrazione nell’UE e l’adesione alla NATO. Nota inoltre che l’adozione di leggi anti-democratiche ha effettivamente bloccato il processo di integrazione dell’Georgia nell’UE.
La risoluzione affronta l’iniziativa del Georgian Dream di vietare i partiti d’opposizione, avvertendo che tale mossa instaurerebbe una dittatura monopartitica in Georgia, e sollecita la comunità internazionale ad agire immediatamente.
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EuroNest chiede alla Commissione europea e al Consiglio di riesaminare il regime senza visto per la Georgia per rendere responsabili coloro che hanno creato un sistema autoritario nel paese. La risoluzione attribuisce piena responsabilità per eventuali cambiamenti nella liberalizzazione dei visti al Georgian Dream.
Il documento esorta inoltre le istituzioni UE ad aumentare il sostegno ai media indipendenti georgiani.
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