L’evidenza della situazione dello stato di diritto in Turchia è sotto gli occhi di tutti. Ora lo conferma anche l’indice sullo stato di diritto che ieri, giovedi 14 ottobre, ha messo la Turchia al 117° posto su 139 paesi, perdendo una posizione rispetto allo scorso anno, secondo quanto riportato dallo Stockholm Center for Freedom.
Stato di diritto in Turchia: a che punto della classifica si trova?
La Turchia si è classificata 134a in termini di vincoli sui poteri del governo e 133a in termini di diritti fondamentali. È arrivato ultimo nel gruppo dell’Europa orientale e dell’Asia centrale, classificandosi peggio della Russia. Nella classifica mondiale la Turchia è arrivata dopo il Mali e il Sudan e al di sopra della Repubblica del Congo e dell’Iran. Danimarca, Norvegia, Finlandia, Svezia e Germania sono stati tra i primi marcatori dell’indice, mentre Camerun, Egitto, Repubblica Democratica del Congo, Cambogia e Venezuela sono stati posti in fondo.
A cosa serve l’indice sullo stato di diritto
Il WJP Rule of Law Index 2021 presenta un ritratto dello stato di diritto in 139 paesi e giurisdizioni fornendo punteggi e classifiche basate su otto fattori: vincoli sui poteri del governo, assenza di corruzione, governo aperto, diritti fondamentali, ordine e sicurezza, regolamentazione Esecuzione, giustizia civile e giustizia penale. I dati sono raccolti attraverso sondaggi sulla popolazione generale condotti con un campione rappresentativo di 1.000 intervistati in ciascun paese e “Questionari degli intervistati qualificati” costituiti da domande a risposta chiusa completate da professionisti legali, esperti e accademici del paese con esperienza in diritto civile e commerciale ; diritto costituzionale, libertà civili e diritto penale; diritto del lavoro; e salute pubblica.