Il ministero della Salute slovacco si sta preparando alla terza ondata della pandemia di coronavirus. In Europa è già in corso una recrudescenza di casi di infezione, quasi completamente dovuti alla variante delta del virus. In Slovacchia la delta per il momento è presente in un numero limitato di contagi delle ultime settimane, dopo aver fatto la sua comparsa nel mese di giugno. Ma ci si aspetta che nelle prossime settimane le infezioni aumentino considerevolmente. Il timore della nuova ondata ha fatto alzare le antenne delle autorità e inasprire le misure di contenimento, in particolare le restrizioni alle fronitere. Ma la Slovacchia è pronta.
Perché la Slovacchia è pronta ad affrontare la terza ondata del virus?
Il ministero si sente tuttavia abbastanza tranquillo. Il piano di riprofilazione dei posti letto dovrebbe permettere agli ospedali di adeguare velocemente le proprie capacità per i pazienti Covid, se e quando necessario. Inoltre, sta proseguendo la campagna di convincimento dei cittadini ancora dubbiosi (anche con iniziative fuori standard come la “lotteria vaccinale“) per ottenere una valida copertura vaccinale della popolazione entro settembre. Il ministero lavora al miglioramento e semplificazione della tracciabilità dei contatti insieme all’Ufficio di sanità pubblica (ÚVZ). Si sta occupando anche di un ulteriore sequenziamento dei campioni positivi al COVID-19. E sta monitorando la presenza del virus nelle acque reflue del paese allo scopo di individuare in tempi rapidi in quali zone della Slovacchia si stanno sviluppando nuovi focolai.
Scorte di farmaci
In preparazione alla terza ondata il ministero tiene monitorate anche le scorte di farmaci contro COVID-19 nelle società di distribuzione e nelle strutture sanitarie. Afferma che al momento sono presenti in misura sufficiente provviste del farmaco con l’anticorpo monoclonale bamlanivimab. Circa 5.000 confezioni che attualmente è stato somministrato negli ospedali a 25 pazienti. Appena saranno completate le procedure per l’approvvigionamento congiunto di anticorpi monoclonali da parte della Commissione europea, i rispettivi medicinali dovrebbero essere disponibili per gli stati membri dell’UE. Sono inoltre disponibili medicinali contenenti i principi attivi tocilizumab, baricitinib, azoximer bromuro, bamlanivimab, inosina pranobex, favipiravir e altri. Molti di essi sono destinati principalmente all’uso negli ospedali.
Un lotto di 150mila dosi di vaccino Johnson & Johnson a Chisinau
Come procedono le vaccinazioni in Slovacchia
Al momento è possibile essere vaccinati nei centri di vaccinazione degli ospedali, nei grandi centri di vaccinazione a livello distrettuale e regionale, all’interno delle aziende medio-grandi, nonché con le squadre mobili di vaccinazione e negli ambulatori del proprio medico di base. Malgrado le dichiarazioni, secondo l’opposizione ancora adesso il governo sta sottovalutando il possibile di una terza ondata del coronavirus. L’ex ministro della Salute Richard Raši (parlamentare di Hlas-SD) ha ricordato tutti gli errori e i ritardi della seconda ondata. Tutte le cose dette e le incertezze sui vaccini in questi mesi hanno fatto crollare la volontà della gente di essere vaccinata.
La Slovacchia è pronta ma mancano vaccini ai medici di basi
Peraltro, nonostante i proclami sono ancora del tutto insufficienti le forniture ai medici di base di sieri contro il COVID-19. Il ritardo di quasi due mesi del ministro delle Finanze Igor Matovic nello svincolare i fondi per il lancio di una campagna di stampa a favore della vaccinazione ha provocato un grande ritardo. Oggi i soldi ci sono, ma la campagna ancora non c’è, ha detto Raši. Si aspetta inoltre una migliore preparazione da parte del ministero al tracciamento dei contagi, cosa che è mancata durante la seconda ondata e la redazione di un piano pandemico che tenga conto dell’esperienza fatta finora con il Covid.