Riciclaggio di denaro e finanziamento del terrorismo: la Polonia ha un problema. Oggi non è male, ma può essere molto meglio.
Dobbiamo migliorare le regole e aumentare le misure di contrasto al riciclaggio di denaro e al finanziamento del terrorismo. Oggi non è male, ma può essere molto meglio. In un rapporto pubblicato martedì a Strasburgo, il Comitato MONEYVAL del Consiglio d’Europa invita le autorità polacche a migliorare il quadro normativo e rafforzare le misure per fermare il riciclaggio di denaro e il finanziamento del terrorismo. La questione non è semplice.
La maggior parte dei requisiti legali e delle misure pratiche introdotte dalle autorità sono soddisfacenti, valutate nella relazione. Riconosce inoltre che il settore privato è estremamente efficace nell’applicare misure per prevenire il riciclaggio di denaro e il finanziamento del terrorismo. Compresi la due diligence della clientela e i controlli interni. Questo, però, non basta. Sono necessari ulteriori sforzi per correggere le debolezze e per valutare adeguatamente i rischi. Sebbene l’intelligence finanziaria, con pieno accesso alle informazioni del settore pubblico e privato, funzioni bene, i risultati della sua analisi non sono sufficientemente utilizzati nella fase di indagine.
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Dobbiamo migliorare il congelamento dei beni e la confisca dei proventi di reato. È possibile che dovremo anche cambiare la legge. La relazione suggerisce di considerare il finanziamento del terrorismo un crimine a sé stante e non un sottoprodotto del terrorismo in termini di rischio e criminalizzazione. Ha anche scritto che la Polonia dovrebbe colmare le lacune nella prevenzione del controllo criminale delle istituzioni responsabili del monitoraggio del flusso di fondi sospetti e fornire soluzioni che consentano uno svolgimento completo di questi controlli e supervisione. Qualsiasi autorità preposta a questo deve analizzare il rischio e agire rapidamente. Solo allora si può parlare di efficacia.
Infine, il rapporto afferma anche che è urgente mettere in atto un sistema di supervisione, compreso un sistema sanzionatorio, sul finanziamento della proliferazione. Sono necessarie ulteriori attività di sensibilizzazione per aumentare la conoscenza e la comprensione di alcuni organismi e attori del settore privato in merito alle rispettive responsabilità. – L’attività in questo campo detesta il vuoto – afferma “Rzeczpospolita” Paweł Jachim, esperto che lavora su un efficace sistema di monitoraggio delle transazioni, che sospende anche le transazioni o blocca il conto sulla base di una decisione pertinente del pubblico ministero.