“La Polonia vuole rafforzare i legami economici con i paesi dell’UE e la polexit è una notizia falsa”, ha affermato il primo ministro Mateusz Morawiecki in un’intervista per il settimanale economico tedesco “WirtschaftsWoche”. Per il premier, dunque, la cosiddetta Polexit è solo una fake news. Ha indicato lo “sviluppo dinamico della Polonia” come uno dei suoi obiettivi.
La Polexit è una fake news: quali sono state le parole del premier Morawiecki?
“La Polonia vuole legami economici più stretti con gli Stati Ue, Polexit è una fake news. [Stiamo] cercando di raggiungere un livello più alto nella catena del valore globale e vogliamo aumentare la quota di prodotti tecnologicamente avanzati nella nostra offerta di esportazione“, ha affermato il primo ministro Morawiecki, aggiungendo che ciò richiede investimenti su vasta scala e finanziamenti sostenuti. “La pandemia [COVID-19] è un punto di svolta nella storia dell’Europa e del mondo. La nostra risposta è il PolishDeal. Entro 100 giorni realizzeremo i 10 progetti più importanti che abbiamo promesso agli elettori: storici tagli alle tasse, ristrutturazione della cassa malati, sostegno alle famiglie e agli anziani. Aumenteremo la spesa per l’assistenza sanitaria al 7% del PIL nei prossimi sei anni, pagheremo pensioni esentasse e aumenteremo i sussidi per il carburante in agricoltura”, ha affermato.
Le parole sulla politica economica polacca e le soluzioni fiscali
“La politica economica deve essere pragmatica e aperta al cambiamento. Sei anni fa, l’obiettivo più importante era mettere in ordine le finanze pubbliche polacche. Oggi il nostro budget è uno dei più stabili d’Europa. Questo ci apre nuove possibilità. Sei anni fa, la ripresa economica ha causato un enorme aumento della domanda. Ora vogliamo continuare così, ma allo stesso tempo rafforzare l’impulso agli investimenti. Le condizioni quadro sono difficili: pandemia e tensioni geopolitiche. Il nostro obiettivo è chiaro: vogliamo che la Polonia diventi una delle migliori economie del mondo”, ha dichiarato il premier.
“Dal prossimo anno verrà lanciato un servizio completo e veloce per gli investitori, in base al quale riceveranno un’analisi professionale di tutti gli aspetti fiscali e legali della loro attività in un unico luogo. Inoltre, ci saranno soluzioni fiscali favorevoli per le holding e incentivi agli investimenti per le istituzioni finanziarie che potranno detrarre una parte dell’IVA. In futuro, le società incluse nella holding potranno liquidare congiuntamente non solo l’imposta sul reddito, ma anche l’IVA. D’altra parte, la riduzione del capitale minimo consentirà anche alle società più piccole di costituirsi”, ha affermato.
Le società tedesche
Morawiecki indica nelle società tedesche e nei loro investimenti in Polonia una delle ragioni della trasformazione dell’economia polacca negli ultimi tre decenni. “Nel 2019, l’investimento ha raggiunto un livello di circa 40 miliardi di euro. Quasi 6.000 aziende tedesche operano qui, con 400.000 dipendenti”. Indica anche il “buon clima per gli investimenti e molti ingegneri ben istruiti in Polonia” e osserva che il commercio tra Germania e Polonia è aumentato nel primo trimestre dell’11,8%, così che la Polonia è ora il terzo partner commerciale più importante della Germania. “Continuerò a promuovere l’espansione delle attività delle imprese tedesche e offrire condizioni adeguate alle loro esigenze”, ha annunciato.
La questione clima
Morawiecki ha ammesso che “i severi requisiti climatici stabiliti nella politica ambientale comune dell’UE sono una grande sfida per la Polonia”. “È importante che la Polonia tenga conto di tutti gli aspetti della trasformazione verde, compresi quelli sociali ed economici. Pertanto, dobbiamo distribuire gli impegni a lungo termine. Ma grazie all’accordo polacco, ci stiamo avviando verso un’economia sostenibile ed ecologica. Lasceremo ai nostri discendenti un Paese più rispettoso dell’ambiente”, ha sottolineato.
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