A pochi giorni delle elezioni generali della Repubblica Ceca, l’opposizione potrebbe avere la possibilità di cacciare il primo ministro in carica Andrej Babiš dopo che questi è figurato nella lista dei cosiddetti Pandora Papers.
Rivelazioni dei Pandora Papers su Andrej Babiš: una possibile svolta per l’opposizione ceca?
Alla vigilia delle elezioni generali ceche, i partiti di opposizione potrebbero aver trovato un modo per potersi riscattare. Tra i Pandora Papers c’era infatti la prova che il premier Andrej Babiš aveva nascosto la sua acquisizione di un castello francese tramite società offshore. L’unica domanda è: l’opposizione può farne un uso efficace? La bomba è scesa a poche ore dall’inizio di un importante dibattito di TV Prima domenica sera tra quattro dei leader del partito. Qui il nuovo scandalo è stato scelto come primo argomento.
Il primo ministro nega le accuse
L’uomo d’affari di origine slovacca, visibilmente nervoso, ha negato qualsiasi illecito e ha affermato che l’intero progetto internazionale Pandora era in qualche modo una cospirazione “mafiosa” per rovinare le sue possibilità alle elezioni. Babiš dice di avere la prova di aver pagato le tasse sui soldi usati per comprare il castello, anche se non ne ha ancora fornite. Né ha spiegato perché ha usato una struttura così contorta per nascondere l’acquisizione se era tutto a posto. Le rivelazioni sono ora al vaglio della polizia ceca. Sulla base dei Pandora Papers, Babiš avrebbe potuto prelevare denaro da Agrofert, il suo conglomerato agrochimico, senza pagare l’imposta sui dividendi. Lo avrebbe poi trasferito all’estero e quindi utilizzarto per acquistare la proprietà francese, eludendo anche qualsiasi futura responsabilità per l’imposta sulle plusvalenze.
Le parole dell’opposizione ceca
“Babiš deve dimostrare di aver utilizzato denaro tassato per questa transazione“, ha affermato Petr Fiala, leader dei Democratici civici, della coalizione di opposizione di centrodestra SPOLU. “Se no, non ha il diritto di essere in politica e prendersi cura dei soldi dei contribuenti”. Il principale moderatore della TV ceca Vaclav Moravec, a lungo accusato da Babiš di essere prevenuto contro di lui, ha twittato che l’allora ministro delle finanze aveva detto ai parlamentari nel maggio 2015 di non avere “nessun offshore come i tuoi amici. E anche alcuni di voi. Mantieni le tue società in mare aperto”.
Un possibile punto di svolta
Le elezioni ceche sono così serrate che anche solo questo scandalo potrebbe fare la differenza tra le due coalizioni di opposizione che hanno o meno i voti per formare un governo insieme. In caso contrario, e i sondaggi hanno ragione e le elezioni sono in stallo, le rivelazioni potrebbero almeno rendere più difficile per i Democratici civici di destra tornare alla loro promessa di non lavorare con Babiš.
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