Venerdì 8 ottobre la Turchia ha esortato i paesi del G-20 a intraprendere ulteriori azioni contro il cambiamento climatico.
Cosa ha detto al G-20 il rappresentante della Turchia?
I paesi del G20 che hanno il 70% della popolazione mondiale e la maggior parte delle opportunità economiche globali dovrebbero agire per la soluzione, ha affermato il presidente del parlamento turco Mustafa Sentop in una conferenza stampa a Roma. Ribadendo che il parlamento turco ha già ratificato l’accordo di Parigi sui cambiamenti climatici, ha affermato che i paesi che contribuiscono maggiormente all’inquinamento dovrebbero assumersi maggiori responsabilità. Quando si considerano le responsabilità dei paesi nella lotta contro il cambiamento climatico, si dovrebbe tener conto anche del potere economico, ha affermato.
Sentop, presidente del parlamento turco in visita in Italia
Gli altri argomenti sul tavolo di Sentop
Sentop ha anche commentato varie questioni globali e regionali presso l’Ambasciata turca a Roma. Sentop ha sottolineato che le relazioni turco-italiane sono storiche e profonde, rilevando che i legami bilaterali sono a livello di partenariato strategico. Sugli ultimi sviluppi nelle relazioni turco-egiziane, ha richiamato l’attenzione sui recenti miglioramenti nelle relazioni bilaterali e ha espresso la speranza per una piena normalizzazione. L’Egitto è uno dei paesi più importanti del Mediterraneo orientale, ha aggiunto. Per quanto riguarda la Libia, Sentop ha sottolineato che la Turchia sostiene le elezioni del 24 dicembre e l’integrità territoriale di quel paese. In Libia, la Turchia ha sempre agito in linea con il diritto internazionale e ha sostenuto il governo legittimo eletto, ha affermato. E sulla migrazione irregolare, ha sottolineato che la Turchia ospita già circa 4 milioni di rifugiati siriani, e ha affermato che alcuni paesi che hanno causato il flusso migratorio irregolare dalla Siria e dall’Afghanistan non si stanno assumendo alcuna responsabilità.