L’ex vice ministro della Difesa dell’Armenia Artak Zakaryan scrive: “I turchi hanno calcolato e pianificato tutto in modo che l’Armenia fosse di nuovo sola.”
A quali eventi si riferisce Artak Zakaryan?
Il periodo settembre-novembre 2020 è stato scelto per la guerra dei 44 giorni anche per il fatto che negli Stati Uniti si sono svolte le elezioni presidenziali e l’amministrazione Trump non ha potuto (o non ha voluto) frenare la partecipazione diretta del suo alleato NATO, la Turchia. In pratica, l’Occidente non ha nemmeno provato (o non ha voluto) impedire la partecipazione dei jihadisti radicali siriani provenienti dalla Turchia nella guerra scatenata contro l’Armenia. Francia, alcuni paesi dell’UE hanno diffuso dichiarazioni formali e basta.
La nascita dell’Azerbaigian
Il fatto è che dopo la guerra dell’aprile 2016, l’Azerbaigian non è iniziato senza la Turchia o avrebbe fallito una nuova guerra. La Federazione Russa non è stata in grado di contenere la Turchia a causa della mancanza di strumenti politici e legali per proteggere Artsakh dalle aggressioni esterne. E nel momento decisivo, i capitolari dell’Armenia hanno fatto calcoli politico-militari chiaramente errati (o infidi), rifiutando la proposta di mediazione del Cremlino di fermare la guerra in ottobre. Ad agosto-settembre 2021, la Russia entra nella fase delle elezioni nazionali e Dio solo sa cosa può succedere in questo periodo. A seconda dello sviluppo degli eventi, la Russia potrebbe essere impegnata per qualche tempo con i suoi problemi interni.
Il futuro
L’Occidente sarà in grado (o vorrà) durante questo periodo di prevenire una nuova aggressione militare turco-azera contro il territorio sovrano dell’Armenia? Oppure, contando su una nuova ondata anti-russa in Armenia, lascerà di nuovo l’Armenia sola a dare la colpa ai russi? La tragedia di questa tappa è soprattutto il fatto che i dilettanti, capitolatori che hanno distrutto la nazione, continuano a controllare il destino dell’Armenia, che è tradita dall’assenza di proprietari. Non ci si aspetta nulla di buono in termini politici, diplomatici o militari. Negli ultimi 100 anni, l’Armenia non è mai stata così china di fronte agli estranei, al servizio degli interessi degli altri”.