Zelenskyy ha fornito un aggiornamento sulla tregua annunciata da Putin. “Droni nel cielo”. La difesa aerea e l’aviazione ucraine hanno già iniziato a lavorare alla difesa.
Gli Stati Uniti potrebbero abbandonare i tentativi di risolvere la guerra della Russia contro l’Ucraina. Secondo Trump, se una delle due parti complicasse troppo le cose, Washington se ne laverebbe le mani. Questa affermazione del presidente degli Stati Uniti è stata fatta per confermare le parole del Segretario di Stato Marco Rubio, secondo cui l’amministrazione Trump non proseguirà i negoziati (a quanto pare per stabilire un cessate il fuoco – ndr) per settimane e mesi, perché gli Stati Uniti hanno altre priorità. Quindi, secondo Rubio, se nei prossimi giorni non sarà possibile stabilire se la pace è possibile, gli americani dovrebbero voltare pagina.
Queste dichiarazioni sono arrivate come un fulmine a ciel sereno dopo un incontro apparentemente storico tra le delegazioni di Stati Uniti, Francia, Gran Bretagna, Germania e Ucraina, tenutosi a Parigi giovedì 17 aprile. Si è trattato dei primi negoziati per trovare vie di pace in questo formato. A prima vista, sembrava che l’amministrazione Trump avesse finalmente capito che senza la Gran Bretagna, i rappresentanti dell’UE (Francia e Germania) e, soprattutto, l’Ucraina, sarebbe stato impossibile parlare di un cessate il fuoco e di una più ampia soluzione diplomatica della guerra. Soprattutto dopo che le parti hanno concordato di tenere il prossimo incontro di questo tipo a Londra la prossima settimana.
Tuttavia, l’ottimismo è svanito rapidamente dopo che Rubio
ha fatto eco alla recente dichiarazione di Trump: “La guerra in Ucraina è terribile, ma non è la nostra guerra. Non l’abbiamo iniziata noi”. Trump non ha fissato una scadenza chiara per quando gli Stati Uniti se ne laveranno le mani. Tuttavia, giovedì 17 aprile, al suo arrivo a Washington, il Primo Ministro italiano Giorgia Maloni ha affermato che gli Stati Uniti si aspettavano una risposta dai russi questa settimana, aggiungendo di non incolpare Volodymyr Zelensky per aver iniziato la guerra, sebbene pochi giorni prima Trump avesse affermato che la colpa fosse di Joe Biden e del presidente ucraino. Non abbiamo dovuto aspettare a lungo per una risposta dal Cremlino. Lo stesso giorno, il rappresentante permanente della Russia all’ONU, Vasily Nebenzia, ha definito irrealistico in questa fase un cessate il fuoco completo. Ma la Casa Bianca ha fatto finta di niente.
Allora perché gli Stati Uniti hanno deciso di prendere le distanze dai tentativi di risolvere la guerra della Russia contro l’Ucraina, che Trump aveva promesso durante la campagna elettorale di porre fine entro 24 ore? Ma la Casa Bianca aumenterà la pressione su Mosca? Leggi il materiale su TSN.ua.
Il nuovo piano di Trump: riconoscere la Crimea e revocare le sanzioni
La “serietà” dei colloqui di Parigi di giovedì 17 aprile può essere valutata dalla frase dell’inviato speciale di Trump, Steve Witkoff, che, scherzando, a suo dire, ha paragonato l’interno del Palazzo dell’Eliseo alla tenuta di Trump a Mar-a-Lago in Florida. Deve aver cercato di scherzare allo stesso modo durante i suoi tre incontri con Putin a Mosca e San Pietroburgo, che lo hanno impressionato parecchio, visto che continua a parlare di alcune “regioni ucraine russofone” a cui Kiev deve rinunciare affinché Putin accetti un cessate il fuoco.
“Se si considerano queste cinque regioni, si nota subito l’interesse della Russia, e tra l’altro anche dell’Ucraina. Ma se alcune di esse sono più russofone, forse l’Ucraina potrebbe essere meno interessata a loro?”, ha dichiarato Witkoff in un’intervista al Wall Street Journal di questi giorni.
Non è la prima volta che Steve Witkoff, amico di Trump e di cui il presidente americano si fida molto, afferma di avere dei territori ucraini che, a suo avviso, dovrebbero essere ceduti alla Russia. Come se Putin avesse promesso per questo di fermare la guerra contro l’Ucraina. In precedenza, il presidente Zelensky aveva già affermato che Witkoff aveva adottato la strategia della parte russa e che l’Ucraina “non riconoscerà mai come russi alcuni territori temporaneamente occupati, terre ucraine”. Tuttavia, a giudicare dalle pubblicazioni dei media, l’amministrazione Trump ritiene che siano proprio le concessioni da parte dell’Ucraina a poter soddisfare gli appetiti dell’aggressore.
Secondo Bloomberg, l’amministrazione Trump è pronta a riconoscere il controllo della Russia sulla Crimea temporaneamente occupata, nell’ambito di un più ampio accordo di pace tra Kiev e Mosca. E in un’altra pubblicazione si legge che in un incontro a Parigi Rubio e Witkoff hanno presentato agli europei le loro proposte (non si sa se la delegazione ucraina le abbia viste, ndr) riguardo a un accordo di pace del genere, che prevede anche l’allentamento delle sanzioni contro la Russia in caso di un cessate il fuoco a lungo termine, il che significa un vero e proprio congelamento della guerra, oltre al rifiuto dell’Ucraina di aderire alla NATO.
Secondo quanto affermato dalla portavoce del Dipartimento di Stato americano Tammy Bruce, durante una conversazione telefonica con il Segretario generale della NATO Mark Rutte, Marco Rubio lo ha informato che Washington avrebbe abbandonato gli sforzi di mediazione per stabilire la pace se non fosse emerso un percorso chiaro verso tale pace nel prossimo futuro. Secondo il New York Post, l’Ucraina sostiene al 90% il piano di pace di Trump, presentato a Parigi il 17 aprile da Marco Rubio, Steve Witkoff e Keith Kellogg (che faceva parte anche della delegazione americana durante i negoziati in Francia, ma si ritiene che sia stato escluso dall’influenza decisiva sul processo negoziale perché troppo filo-ucraino).